La rotazione degli appalti: tra principi fondamentali e deroghe eccezionali

TAR Sicilia 19 marzo 2024 e parere ANAC n.58/2023: la rotazione è imperativa

Di Enrico Pellegrini

Nel contesto degli appalti pubblici, il principio di rotazione rappresenta un pilastro fondamentale volto a garantire trasparenza e pari opportunità tra gli operatori economici. Recentemente, la sentenza del TAR Catania n.1099 del 19 marzo 2024 e il parere ANAC n. 58/2023 (che qui si allegano in calce) hanno offerto spunti critici riguardanti le possibilità di derogare a tale principio, evidenziando le condizioni sotto cui possa essere considerata legittima una deviazione da questa regola.

Il TAR Sicilia, sez. Catania, con la sua sentenza, ha ribadito l’importanza del principio di rotazione, confermando l’esclusione di un operatore economico dalla procedura negoziata senza bando per l’affidamento diretto di lavori pubblici, a causa della precedente assegnazione di un contratto simile, sottolineando l’obbligatorietà di rotazione per prevenire il rischio di favoritismi e garantire la libera concorrenza. Questa decisione si basa sull’articolo 49 del d.lgs. n.36/2023, che prevede l’esclusione nel caso in cui “due consecutivi affidamenti” abbiano riguardato la stessa categoria di opere, interpretando tali affidamenti come quelli “immediatamente precedente” e quello in corso di assegnazione.

Parallelamente, il parere ANAC n.58/2023 ha chiarito che la rotazione negli appalti è imperativa, escludendo la possibilità di derogarla per motivi di urgenza senza una specifica e puntale motivazione che giustifichi tale scelta, in linea con le condizioni dettate dall’articolo 49 del Codice. Tale posizione ribadisce l’eccezionalità delle deroghe al principio di rotazione, non ritenendole coerenti con una semplice necessità di celerità nell’esecuzione dei lavori.

L’approfondimento giuridico offerto da questi documenti ufficiali sottolinea le criticità nell’applicazione del principio di rotazione, evidenziando al contempo l’esigenza di bilanciare le norme a tutela della concorrenza con le necessità operative delle stazioni appaltanti. La giurisprudenza del TAR e il parere consultivo dell’ANAC mostrano un rigido inquadramento legale attorno alle possibili deroghe, sancendo che ogni eccezione deve essere giustificata dettagliatamente, in rispetto dei principi di trasparenza, parità di trattamento, e non discriminazione.

La decisione del TAR Sicilia, pertanto, non solo rafforza l’importanza del principio di rotazione come strumento di garanzia della concorrenza equa e della trasparenza nelle procedure di appalto, ma delinea anche i confini entro i quali è possibile, seppur in casi eccezionali, contemplare una deroga. La sentenza e il parere analizzati offrono quindi un contributo significativo alla comprensione e all’applicazione dei principi che regolano il settore degli appalti pubblici, evidenziando l’essenzialità

di una motivazione puntuale e circostanziata in caso di necessità di deviare da tali principi fondamentali.

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