La vicenda venne esaminata inizialmente in tribunale a Bologna ed è giunta fino alla Corte di Cassazione. La sentenza definitiva è stata di condanna per l’uomo imputato del reato di maltrattamenti.
Secondo l’accusa l’uomo, al fine di risparmiare denaro, imponeva alla moglie comportamenti inaccettabili, come le limitazioni a fare le docce, una volta alla settimana, o perfino all’uso della carta igienica.
Secondo i giudici della corte suprema, per l’appunto, simili comportamenti si configurano come maltrattamenti in famiglia.
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