La procedura va seguita, anche se in presenza dell’evento più doloroso: la morte di un congiunto. La procedura riguarda anche le risorse economiche che spettano a chi è in vita. Ad esempio, la possibilità di prelevare denaro da conti correnti.
Dopo la morte di un cointestatario del conto, a firme disgiunte, il contitolare superstite può continuare ad usare liberamente il conto corrente. La Corte di Cassazione ha sancito il principio secondo cui non si deve tenere conto di quote e la banca, o la posta, deve corrispondere tutto ciò che è nella disponibilità del conto corrente.
Cronaca