L’esempio di Aldo Moro

Il 16 marzo 1978 è ricordato da chiunque, in quei tempi, fosse all’età della ragione. Ricordato, di quel giorno, in particolare il primo mattino, quando arrivò a tutti noi in Italia, dai canali di informazione ad iniziare dalla radio, la notizia del rapimento di Aldo Moro e della strage dei cinque uomini di scorta. Roma, via Mario Fani.

Il ricordo di quel mattino è nitido ancora oggi, passati quarantaquattro anni. Il 16 marzo 1978 cambiò non solo la storia del nostro Paese ma le piccole storie di ciascuno di noi. Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana che si apprestava ad andare in parlamento per votare la fiducia al governo. Aldo Moro che era destinato ad essere il presidente della Repubblica italiana, autentico esempio per qualunque cittadino ed in particolare per chi fosse impegnato in politica e nella pubblica amministrazione a qualsiasi livello. Aldo Moro che aveva in mente di superare i blocchi. E per questo, per il compromesso storico, pagò con la vita ma i blocchi vennero superati, con il tempo.

Aldo Moro. Docente universitario di Diritto. Uomo di legge e di legalità. Lo ricordiamo anche e soprattutto così, oggi, qui.

Enrico Pellegrini

(foto: fonte Wikipedia)

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