Il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, ha presentato nei giorni scorsi, alla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, un corposo emendamento (AC 2500) al decreto “Rilancio” del presidente del Consiglio (il D.L. n.34 del 19 maggio scorso). Un’iniziativa, quella del sindaco di Bari a nome di tutti i sindaci d’Italia, perché si tenga conto delle esigenze espresse dai territori.
Tra gli emendamenti vi è una proposta normativa (semplificazione in materia edilizia) che ha la finalità di abrogare il comma 1-ter dell’art. bis del Testo Unico per l’Edilizia, che ha sollevato sin dalla sua entrata in vigore non pochi dubbi e perplessità in dottrina e in giurisprudenza (ad esempio sentenza Corte Costituzionale n.70/2020), stante l’evidente incoerenza con la vigente disposizione di cui all’art.3, co.1, lett. d), DPR 380/01 che, nelle ristrutturazioni, richiede esclusivamente il rispetto delle volumetrie preesistenti.
Ora l’emendamento dell’Anci supera quei rilievi, si consentirebbero aumenti di volumetria in deroga agli strumenti urbanistici previsti dalle Leggi Regionali sui Piani Casa anche attraverso interventi di demolizione e ricostruzione che altrimenti rimarrebbero inattuati.
Un emendamento che, nella parte relativa al piano casa, va incontro al settore edile, fra l’altro notevolmente gravato dall’emergenza sanitaria e dal conseguente blocco delle attività.
Il piano casa nell’emendamento Anci
Presentato dal Presidente Antonio Decaro alla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati.
19 Gennaio 2021
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